Al centro di Ishi-Gumi c’è un giunto universale che consente agli elementi di incastrarsi in infinite configurazioni. Questa flessibilità incoraggia composizioni giocose e istintive, in cui le forme emergono naturalmente anziché seguire strutture fisse. Ispirandosi a strutture reciproche, ogni pezzo sostiene il successivo in un sistema equilibrato, attingendo sia alle tradizioni costruttive giapponesi che a quelle italiane, coinvolgendo l’utente in una relazione intuitiva con peso e gravità. Ishi-gumi continua l’esplorazione del marmo ingegnerizzato di Stone Grove Pavilion (2024). Il materiale, prodotto da Quarella, è ricavato da scarti di pietra, riducendo l’impatto ambientale e producendo una superficie resistente e bella. Guidato dalla sensibilità materica di Kuma, Ishi-gumi diventa più di un sistema di elementi impilabli: è un ponte tra passato e presente, fondendo la tradizione con il design contemporaneo.



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