Accostando frammenti di legno e unendoli con semplici viti, nasce la collezione Kintsugi: due piatti in noce e una ciotola in frassino, ricomposti come un puzzle. Questi giochi da montare, fatti da piccoli pezzi che solo uniti acquistano significato, rimandano all’antica tecnica giapponese del kintsugi: le crepe di oggetti frantumati, invece di essere nascoste, vengono esaltate, sottolineando il valore del gesto manuale che sa prendersi cura delle cose, dando loro dignità e significato. L’atto di assemblare i frammenti richiede pazienza e precisione, senza l’ausilio della tecnologia. Questo processo induce uno stato mentale di calma e accettazione, poiché il risultato si costruisce un poco alla volta.